Foresta del Cansiglio: un sentiero tra Storia e Natura

 


C'è un altopiano che profuma di storia, di faggi secolari e di silenzio, incastonato tra le province di Belluno, Treviso e Pordenone: la Foresta del Cansiglio. Conosciuta storicamente come la "Bosco del Doge" perché forniva il prezioso legname per i remi e le galee della Repubblica di Venezia, questa vasta area carsica è un paradiso per gli escursionisti. Vi propongo l'Anello del Cansiglio, un trekking che unisce la bellezza della foresta con alla scoperta di radure panoramiche, in un ambiente che vi farà sentire lontani anni luce dalla frenesia urbana.


Scheda Tecnica

  • Difficoltà: Media (Qui la Legenda)
  • Tempo Totale: 3.45 ore 
  • Lunghezza: 15.0km
  • Dislivello: 250m
  • Altitudine Massima: 1.162 s.l.m. (Villaggio Vallorch)
  • Sentiero: Strada asfaltata - Strada sterrata - strada forestale
  • Cartografia: Tabacco n°012




Come Arrivare

L'escursione inizia da Capanna Genziana Cansiglio (1.000 s.l.m. circa). Il Cansiglio è raggiungibile da più direzioni:

  • Da Vittorio Veneto (TV): Si sale lungo la SS 51 fino a Fregona e poi si seguono le indicazioni.
  • Da Sacile (PN): Si sale da Caneva e si entra nell'altopiano dal versante friulano.

Vi lascio qui le indicazioni maps per il parcheggio.




Il Percorso

Lasciata la macchina al parcheggio saliamo sulla sinistra lungo la strada sterrata con direzione Villaggio Vallorch.


Proseguendo costantemente lungo la strada asfaltata raggiungiamo il Rifugio Alpino Vallorch (circa 1118 s.l.m.). Da qui parte una delle più belle e panoramiche salite al Monte Pizzoc (1.565 m)! Questo percorso, leggermente più alpino rispetto all'anello in foresta, ma regala una vista mozzafiato che spazia fino al mare. 

Continuiamo a salire lasciando la strada asfaltata che diventa strada forestale e ben presto raggiungiamo il Villaggio Vallorch.


Questo nucleo abitativo, caratterizzato dalle tipiche case in pietra e legno del Cansiglio, venne costruito nel XVII e XVIII secolo dagli Cimbri, popolazioni di origine germanica che si insediarono sull'altopiano. Gli abitanti di Vallorch e dei villaggi vicini erano specializzati nella lavorazione del legno. Oggi, camminare tra i resti di questo villaggio fantasma è come fare un salto indietro nel tempo. Le case, sebbene in parte recuperate, raccontano la storia di una comunità tenace che ha vissuto in armonia con la "Foresta del Doge". È un luogo di grande fascino e un punto di interesse storico-etnografico che aggiunge una dimensione culturale alla vostra escursione prima di iniziare la salita verso la vetta.

Lasciandoci il Villaggio Vallorch alle spalle ci immergiamo nel Bosco del Cansiglio e tra sali e scendi ci godiamo l'atmosfera che regala la natura.


Lasciamo il bosco per dirigerci verso l'Hangar del Cansiglio: grande struttura risale agli anni '30, originariamente concepita come parte di un vasto progetto per un aeroporto militare in quota, che non fu mai completato nella sua interezza. La struttura, con la sua architettura imponente e razionalista, è un monito silenzioso della storia aeronautica e militare italiana nel periodo tra le due guerre, oggi, l'edificio è stato in parte riutilizzato per ospitare eventi, mercati o come centro servizi.


Tornando sui nostri passi, raggiungiamo l'incrocio dove proseguendo dritto torniamo nel Bosco del Cansiglio, girando a sinistra godiamo della vista sull'altopiano. Noi abbiamo scelto di restare fuori dal bosco.

Continuando sempre dritto su strada forestale incontriamo il Villaggio Cimbro "I Pich": un insediamento cimbro più piccolo e più isolato e meno toccato dai restauri turistici. 



Continuiamo e ci immergiamo nuovamente nel Bosco fino a raggiungere la strada asfaltata di Via Cansiglio, la strada che taglia in due l'altopiano del Cansiglio.


Facciamo una piccola deviazione girano a sinistra e raggiungendo il Museo Naturalistico "Giovanni Zanardo": offre un essenziale approfondimento per capire come la storia geologica unica delle Valli Feltrine oltre ad essere un museo didattico e adatto alle famiglie.

Gli orari di apertura sono estremamente variabili: spesso aperto solo nel weekend, su prenotazione, o limitato ai mesi estivi. Pertanto consiglio di consultare il sito ufficiale per maggiori informazioni.


Dopo la visita torniamo indietro per un paio di metri e ci dirigiamo sulla sinistra lungo un sentiero erboso che costeggia il Museo Naturalistico fino a raggiungere il Giardino Botanico Alpino "Giangio Lorenzoni": una preziosa "arca" di biodiversità alpina, dove in pochi metri quadrati puoi ammirare e studiare centinaia di specie di piante e fiori rari delle Dolomiti e delle Alpi, altrimenti difficili da trovare in natura.

A differenza del Museo Naturalistico che è gratuito, il Giardino Botanico è a pagamento al costo di € 3,00 a persona; gli orari variano, pertanto consiglio di consultare il sito ufficiale per maggiori informazioni.


Proseguiamo immergendoci nel bosco fino a raggiungere la strada sterrata del campo da Golf del Cansiglio, proseguiamo in direzione dell'aerea picnic Archeton dove, a seconda dell'orario, possiamo fare una pausa e mangiare.


Dopo una meritata pausa riprendiamo il percorso immersi nel bosco verso il Bus de la Lum: una profonda grotta a pozzo di origine carsica. Oltre ad essere un importante sito speleologico, è tristemente famoso per essere stato utilizzato come fossa comune durante i tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale legati alla Resistenza e alle rappresaglie nazifasciste.


A questo punto raggiungiamo il recinto delle malghe della zona, dove possiamo vedere cavalli, mucche e pecore.



Il sentiero è lungo ma sempre ben tracciato, girando attorno ai recinti per poi risalire lungo una strada forestale e l'ultimo tratto prima di raggiungere il parcheggio è caratterizzato da una scalinata.




Considerazioni

L'Anello del Cansiglio è il trekking ideale per chi vuole combinare la storia con un'attività fisica leggera in un ambiente unico.

I sentieri sono classificati T (Turistico) o al massimo E (Escursionistico). Il dislivello è quasi nullo, ma la distanza non è indifferente.

Essendo un altopiano carsico, l'acqua piovana filtra velocemente nel sottosuolo. Sebbene la foresta sia umida, in superficie si trovano pochissime sorgenti. Portare con sé acqua a sufficienza è fondamentale.

La Foresta del Cansiglio è un tesoro di storia e natura, un luogo dove camminare significa assorbire la quiete di secoli e il profumo del legno che un tempo sostenne una repubblica marittima.

Come sempre vi lascio qui sotto la traccia GPX del percorso.